mercoledì 2 agosto 2023

 

Vi  presento il mio zafferaneto


Il mio zafferano (Crocus sativus) è prodotto in Maremma, a Manciano,   a 444 metri s.l.m. ed  è  ottenuto senza nessun trattamento chimico.
La rotazione del terreno è quadriennale, ho iniziato nel 2020 e quindi nel 2024 dovro' spostare lo zafferaneto in un altro angolo del mio terreno. L'interramento dei nuovi bulbi avviene a fine agosto.
Dal 15 ottobre al 15 novembre, tutti i giorni, c'è la raccolta dei fiori che deve essere fatta a mano.
Per ogni fiore ci sono tre filamenti lunghi rossi, gli stimmi, che devono essere 'estratti' delicatamente dal fiore ed essiccati immediatamente per un'ora circa alla temperatura di 45° circa nell'essiccatore, il tempo dipende dall'umidità dell'aria del giorno in cui si fa l'operazione.
Per ottenere 0,20 gr di zafferano in stimmi occorrono 30 fiori e 10 bulbi.


Lo zafferano così ottenuto va conservato in vasetti di vetro, al buio, per preservarlo dall’umidità e dalla luce e garantirne le qualità chimico- fisiche e organolettiche.
Una volta essiccati gli stimmi  possono essere utilizzati dopo circa un mese (quindi non prima del 20 dicembre); questo perché alcune componenti  responsabili dell’aroma decadono nel tempo, sviluppando il giusto potere amaricante.

Uso:  prima dell'uso gli stimmi vanno immersi in acqua tiepida (o brodo) per almeno mezz'ora  in una tazzina da caffe' o da the (si puo' fare anche tenendolo nell'acqua a temperatura costante dentro una  tazzina messa a bagnomaria).

Dosi: con 0,10 gr si puo' fare un risotto per due persone, con 0,25 gr un risotto per sei.
Nel risotto lo zafferano (con la sua acqua) va aggiunto soltanto gli ultimi cinque minuti cioe' a fine cottura.
Se si usa per gli gnocchi o le tagliatelle si deve aggiungere invece all'inizio, al momento dell'impasto, sempre sciolto in poca acqua tiepida.

Proprieta': gli stimmi della pianta di zafferano contengono la crocina e il safranale ritenuti  antidepressivi naturali. Attenzione.... E' anche afrodisiaco! 

 Costi e attivita'

Spese totali per creazione area recintata:
312 rete e pali, 100 euro per 120 bulbi, 9 euro di concime.

Preparate 5 crode dopo aver zappato il terreno.
a fine agosto ho concimato le crode nel centro, mischiato il concime in granuli con la terra, un goccio d'acqua e messi i bulbi a 15 cm sotto terra, a distanza di 15 cm.
Finito ai primi giorni di settembre.
Il 7 ottobre ho zappettato le crode per ammorbidire il terreno che si era indurito e ho tolto qualche  erbaccia. 

 Per la creazione di un piccolo zafferaneto si procede in cinque fasi:

- preparazione del terreno,
- interramento dei bulbi a fine agosto,
- eliminazione delle erbacce,
- raccolta dei fiori (la mattina presto, da meta' ottobre in poi, per un mese),
- estrazione degli stimmi dai fiori,
- essiccazione degli stimmi appena raccolti, tutti i giorni, con l'apparecchio detto "essiccatore", a 40 gradi per la durata di un'ora (variabile),
- conservazione in vasetti di vetro al buio.
Lo zafferano sara' pronto da usare in cucina dopo 30 giorni.

La preparazione del terreno e' importante.
Le azioni da fare sono:
a) recintarlo (perche' topi, talpe e cinghiali sono ghiotti di bulbi),
b) zapparlo per bene e in profondita' triturando le zolle e fertilizzarlo mischiandoci del concime stallatico (cioe' con letame) oppure humus di lombrico,
c) "modellarlo" facendo delle "crode" sopraelevate dove piantare i bulbi (per far si' che l'acqua della pioggia scivoli lateralmente e non ci formino ristagni),
d) (facoltativo) coprire il terreno con stoffa non stoffa per eliminare la crescita di erbacce, facendo dei buchi in corrispondenza dei bulbi.

  Vi   presento il mio zafferaneto Il mio zafferano (Crocus sativus) è prodotto in Maremma, a Manciano,    a 444 metri s.l.m. ed  è  ottenut...