Vi presento il mio zafferaneto
Il mio zafferano (Crocus sativus) è prodotto in Maremma, a Manciano, a 444 metri s.l.m. ed è ottenuto
senza nessun trattamento chimico.
La rotazione del terreno è quadriennale, ho iniziato nel 2020 e quindi nel 2024
dovro' spostare lo zafferaneto in un altro angolo del mio terreno.
L'interramento dei nuovi bulbi avviene a fine agosto.
Dal 15 ottobre al 15 novembre, tutti i giorni, c'è la raccolta dei fiori che
deve essere fatta a mano.
Per ogni fiore ci sono tre filamenti lunghi rossi, gli stimmi, che devono
essere 'estratti' delicatamente dal fiore ed essiccati immediatamente per
un'ora circa alla temperatura di 45° circa nell'essiccatore, il tempo dipende
dall'umidità dell'aria del giorno in cui si fa l'operazione.
Per ottenere 0,20 gr di zafferano in stimmi occorrono 30 fiori e 10 bulbi.
Lo zafferano così ottenuto va conservato in vasetti di vetro, al buio, per
preservarlo dall’umidità e dalla luce e garantirne le qualità chimico- fisiche
e organolettiche.
Una volta essiccati gli stimmi possono essere utilizzati dopo circa un
mese (quindi non prima del 20 dicembre); questo perché alcune componenti
responsabili dell’aroma decadono nel tempo, sviluppando il giusto potere
amaricante.
Uso: prima dell'uso gli stimmi vanno immersi in acqua tiepida (o brodo)
per almeno mezz'ora in una tazzina da caffe' o da the (si puo' fare anche
tenendolo nell'acqua a temperatura costante dentro una tazzina messa a
bagnomaria).
Dosi: con 0,10 gr si puo' fare un risotto per due persone, con 0,25 gr un
risotto per sei.
Nel risotto lo zafferano (con la sua acqua) va aggiunto soltanto gli ultimi
cinque minuti cioe' a fine cottura.
Se si usa per gli gnocchi o le tagliatelle si deve aggiungere invece
all'inizio, al momento dell'impasto, sempre sciolto in poca acqua tiepida.
Proprieta': gli stimmi della pianta di zafferano contengono la crocina e il
safranale ritenuti antidepressivi naturali. Attenzione.... E' anche
afrodisiaco!